Gioco da Tavolo come Veicolo di Competenze
2 minuti per spiegare perchè il gioco da tavolo d’autore può essere un ottimo strumento scolastico per veicolare competenze Gioco da Tavolo come veicolo di competenze
2 minuti per spiegare perchè il gioco da tavolo d’autore può essere un ottimo strumento scolastico per veicolare competenze Gioco da Tavolo come veicolo di competenze
Quasi otto anni fa, iniziando questo blog, ho pubblicato il mio manifesto “Svoltando a Sinistra dopo Parco della Vittoria”.
In questi anni mi sono impegnato per diffondere, nei limiti del possibile, cultura ludica in ambito istituzionale e formativo. Ho fatto diverse migliaia di ore in classe con i giochi, diverse centinaia di ore di formazione, assieme a dei colleghi abbiamo dato vita all’associazione Play Res, al Gruppo di Promozione per la ricerca sul Gioco e al Gruppo di Didattica Ludica. Ho portato avanti questo messaggio anche nel mio ruolo di Direttore Artistico di Play – Festival del Gioco.
Ma purtroppo, nonostante tutto, nonostante il crescere di realtà editoriali che propongono novità interessanti, in ambito istituzionale (scuola ed istituzioni) ed in ambito giornalistico Alberghi ed Oche sembrano non tramontare mai!
Notizie come quella di Ravenna sono all’ordine del giorno e danno l’immagine di un settore forse ancora troppo poco considerato.
Io non ne posso più di Alberghi ed Oche!
Come tutti gli anni, in questa stagione, escono le nomination di alcuni importanti premi che riguardano il mondo del gioco da tavolo. Due in particolare mi coinvolgono quasi direttamente: l’International Gamers Award, della cui giuria sono membro, e il Gioco dell’Anno, della cui giuria fa parte Caterina.
Grazie alla presenza di Caterina in giuria ho l’opportunità di provare tutti i giochi iscritti (qua la lista completa) e posso quindi, a ragion veduta, dire se sono d’accordo o meno con quanto espresso dalla giuria di esperti, fatta da colleghi ed amici a mio parere davvero competenti.
Partiamo dai 5 giochi che hanno ottenuto la nomination e dalle parole utilizzate dalla giuria per motivare la scelta
Ho di recente avuto la fortuna di imbattermi in Feelinks, il nuovo gioco di Vincent Bidault e Jean-Louis Roubira (edito in Italia da Raven) e di utilizzarlo in una attività didattica con bambini/e di quarta e quinta (scuola primaria).
Feelinks è a mio parere un gioco molto interessante che ha il suo fulcro nell’empatia, ovvero nel cercare di mettersi nei panni dell’altro per capire come reagirebbe a certe situazioni. Di riflesso premia anche chi ha una certa coerenza e sincerità nell’esprimere i propri sentimenti, cosa non certo trascurabile in ambito educativo e didattico.
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Nel metodo Didattico che ho ideato e sviluppato in questi anni, che è anche argomento del laboratorio che conduco per il corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Modena e Reggio e Emilia, uno degli aspetti importanti è la creazione ed utilizzo di una scheda di osservazione e valutazione del gioco che viene utilizzato.
Domenica 28 Gennaio il mattoncino LEGO, come lo conosciamo noi, compie sessanta anni. Per chi, come me, da bambino giorno dopo giorno ha plasmato la sua creatività e il suo modo di pensare inventando e costruendo è senz’altro un momento importante. Oggi vedo Francesco giocare con quelli che erano i miei LEGO (e con i tanti che sono arrivati dopo) e penso che forse anche lui, senza saperlo, sta costruendo il suo futuro.
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Il mio lavoro di esperto di giochi, seppur a volte faticoso, è sempre ricco di piacevoli sorprese. Tra poco infatti uscirà la nuova edizione dell’Antologia Trofeo RILL e dintorni che “dovrò” leggere con attenzione.
Il titolo di quest’anno ha già stimolato la mia curiosità:
DAVANTI ALLO SPECCHIO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni
In questa rubrica vi presenterò ogni volta un gioco nuovo. Cercherò di alternare giochi di strategia a giochi di destrezza e abilità; “classici moderni” o vere e proprie novità editoriali; giochi per i più piccoli o adatti a tutta la famiglia. Non mancheranno brevi escursioni nel mondo dei giochi tradizionali e non escludo di parlarvi anche di qualche gioco di ruolo, di carte collezionabili o di miniature.
Cosa accomunerà questi giochi ? Il fatto di averli provati, giocati e trovati divertenti per il target a cui si rivolgono. Cercherò anche, di ogni gioco, di farvi scoprire ed apprezzare alcuni aspetti “educativi”: quali abilità richiedono ? Quali competenze stimolano ?
Ho deciso di iniziare da Ice Cool, premiato di recente come miglior gioco per bambini (Kindespiel des Jahres)
Gioco in maniera continuativa da oltre 30 anni e gioco con i miei figli da quando sono nati. Sono oramai più di 10 anni che collaboro con La Gazzetta di Modena e quando mi hanno chiesto di scrivere una rubrica per l’inserto 0-14, che parlasse si gioco e bambini, sono stato ben contento di accettare. Condividere con altri genitori la mia passione per il gioco (che oramai è anche la mia professione) è una cosa per me impagabile: mi piace giocare e mi piace scrivere di giochi e spero che questo mio piccolo contributo possa aiutare tanti genitori a (ri)scoprire il piacere di giocare assieme ai propri figli.
Ecco il numero zero, la presentazione della mia rubrica, pubblicato sabato 24 Giugno 2017
Riservandomi nei prossimi giorni di scrivere articoli di approfondimento e commento sui giochi selezionati intanto mi limito a divulgare la notizia delle nomination per il premio Gioco dell’Anno 2017, un premio che di anno in anno sta guadagnando sempre più credibilità ed importanza nel nostro settore grazie anche alla presenza di uno spazio dedicato a […]