Giochi da Tavolo o quasi
Stamattina ho concluso il mio laboratorio dal titolo “Giochi da tavolo o quasi” per il corso di Metodologie del Lavoro di Gruppo, del prof. Enrico Giliberti, al corso di Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
16 ore dedicate al gioco da tavolo: perché e come utilizzarlo nell’attività didattica. Teoria e tanti giochi.
Nel complesso, per me, un’esperienza molto positiva, almeno per me (vedremo cosa diranno studentesse e studenti).
Ci sono cose che avrei voluto dire e non c’è stato modo e tempo di dire: altre che forse avrei potuto dire in maniera diversa e/o migliore. Tanti giochi mostrati e tanti rimasti in attesa nelle buste. Spero che sia solo il primo anno e si possa ripetere in futuro.
L’obbiettivo del laboratorio era quello di far percepire l’importanza del gioco da tavolo come strumento didattico nella scuola primaria e al tempo stesso esporre studentesse e studenti ad una ampia varietà di titoli moderni che coprissero le diverse tipologie di giochi, soffermandosi sempre a riflettere sulle potenzialità in uso scolastico.
Durante le 4 lezioni (4 ore ciascuna) abbiamo ripercorso un breve la storia del gioco da tavolo, esaminato le diverse tipologie di giochi, le caratteristiche grossolane (materiali, target, durata, numero di giocatori) e la loro rilevanza nella scelta. Abbiamo poi esaminato le competenze che una attività strutturata, incentrata sul gioco da tavolo, può andare a stimolare.
Abbiamo simulato una lezione tipica con il gioco sa tavolo ed infine ci siamo soffermati anche a vedere le caratteristiche (rilevanza, struttura, difficoltà) di un percorso educativo basato sulla creazione di un gioco da tavolo. Ma più di tutto abbiamo giocato a tanti giochi.
Mi fa piacere sapere che ci saranno maestre laureate che nel loro percorso di studio hanno incontrato giochi strategici, party-games, giochi cooperativi e collaborativi … che sanno cosa sono Carcassonne, Dixit, Dobble, Lupus in Tabula, Super Farmer, Dr. Eureka, Zicke Zacke Spenna il pollo e decine di altri titoli.
Spero possa essere spunto per corsi e laboratori analoghi in altri Atenei. Ancora una volta Modena dimostra di essere all’avanguardia in campo ludico.
Buon gioco