29 Settembre 2012

Pensieri Ludici: Libertalia

Anche questa settimana ormai volge al termine. Ieri sera al Club TreEmme è stata una serata di gioco: dopo avere fatto partire un tavolo di 1969 mi sono lanciato in una partita a Swordfish assieme a due amici mentre sul tavolo accanto andava in scena un partitone di Republic of Rome.

Finita la partita a Swordfish, di cui parlerò sicuramente in dettagli la prossima settimana, abbiamo giocato a Libertalia in 6. Giocandolo mi è subito venuto in mente le tante similitudini con 7 Wonders, uno dei giochi più di successo degli ultimi anni e mi sono chiesto se anche Libertalia potrà avere lo stesso successo e sopratutto, quali sono gli ingredienti per il successo di un gioco ?
This week is coming to the end. Last night at Club TreEmme was a night game: after starting a 1969‘s table I played Swordfish with two friends while on the table close to us was in scene Republic of Rome.

After Swordfish, which I will definitely details next week, we played a 6 players game of Libertalia. Playing it I immediately came to mind the many similarities with 7 Wonders, one of the most successful games of recent years and I asked if Libertalia will have the same success and more importantly, what are the ingredients for the success of a game?

26 Settembre 2012

Pensieri Ludici: Floid

Oggi è quel particolare giorno in cui ogni mese mi concedo il piccolo lusso di andare dal barbiere a farmi sistemare barba e pizzetto. Un lusso, per fortuna, di poco costo ma di grande soddifsazione. Questo rito si conclude sempre con una passata di dopobarba Floid, il classico dopobarba che da decenni troneggia sulle mensole di ogni barbiere: classico ed insuperabile al tempo stesso.

Mi sono allora soffermato a riflettere, ancora una volta, su quali giochi “classici” sono davvero validi e attuali e quali invece continuano ad avere un mercato solo grazie alla mancanza di una cultura ludicia diffusa nella nostra società.
Today is that special day when every month I give myself the small luxury of going to the barber to shave me fixing my goatee. A cheap luxury but offering great satisfaction. This ritual always ends with a past of Floid aftershave , the classic aftershave that for decades dominated the shelves of every barber and unsurpassed classic at the same time.

Then I paused to reflect once again on which “classic” games are really still valid and which continue to have a market only because of the lack of a wide-spread games culture in our society.

22 Settembre 2012

Pensieri Ludici: Catacombs

Stamattina anche se è Sabato mi metto al computer. Per il primo anno da quando sono nati i miei due figli sono a scuola anche di sabato e mia moglie al lavoro e quindi mi trovo davanti 4 ore di tempo inatteso, incontaminato … mi sono allora deciso a scrivere un po’ di articoli e recensioni e nella mia lista di cose da fare ci sono alcuni pezzi per ILSA Magazine sui giochi di destrezza e ho al mio fianco Catacombs!

Per chi non lo conoscesse ancora Catacombs è un bellissimo gioco di esplorazione caverne e combattimenti in cui i personaggi devono esplorare stanze pieni di mostri che man mano si parano loro davanti per impedire di raggiungere l’obbiettivo finale. Non sembra nulla di particolarmente originale o innovativo se si trascura il fatto che i personaggi ed i mostri sono rappresentati da dischetti di legno che vengono “criccati” e tutte le regole del gioco ruotano intorno a questa meccanica: la palla di fuoco è un piccolo dischetto con cui colpire i nemici mentre l’incantesimo scudo è un bel pataccone di legno che si frappone tra il mago e i suoi avversari.
Even if it is Saturday morning I’m in fron of tmycomputer. For the first year since they were born my two children are both at school on Saturdays and my wife is working too and then I got four hours of unexpected free time … I then decided to write some articles and reviews and on my list of things to do there are some review for ILSA Magazine on dexterity games and I’m faced with Catacombs!

For those who do not know it yet Catacombs is a beautiful game of exploration and fighting in caves where the characters have to explore rooms full of monsters trying to prevent them from reaching the ultimate goal. It does not seem anything particularly original or innovative, if we neglect the fact that the characters and monsters are represented by wooden disks that are “flicked” and all the rules of the game are built around this great and simple mechanic: the fireball is a small disk while the spell shield is a nice great wooden disk that stands between the wizard and his opponents.

21 Settembre 2012

Pensieri Ludici: Alien Frontiers Factions

Oggi il mio divagare ludico parte dalla nuova espansione di Alien Frontiers: Factions, che l’editore mi ha cortesemente inviato in anteprima e che ho già potuto provare al Club TreEmmme. Si collega al mio pensiero di ieri perchè anche qua si parla di colonizzazione: non più la luna ma il pianeta Maxwell.

Alien Frontiers, di cui ho già scritto molto, è stato uno dei primi giochi da tavolo a venire pubblicato, nel giugno 2010, tramite kickstarter.com e così pure la sua espansione, Factions, che sarà disponibile anche alla fiera del gioco di Essen. In breve posso dire che l’espansione aggiunge due cambiamenti principali a quella che è la semplice ma efficace dinamica del gioco: lancio le mie astronavi (dadi), le alloco nelle varie aree delle mappa per raccogliere risorse (minerali ed energia solare) con cui costruire colonie sul pianeta. Il primo cambiamento è la scheda Fazione: ogni giocatore interpreta il ruolo di una fazione che ha una abilità particolare e un’area in cui le astronavi di tutti i giocatori possono attraccare per eseguire un’azione speciale. La seconda aggiunta sono le Agende, obbiettivi particolari e segreti che ogni giocatore può raggiungere durante la partita o a fine partita.
Today my playful thoughts start from Factions, the new Alien Frontiers’s expansion. The publisher has kindly sent me a preview copy and I have already been able to play at Club TreEmmme. It connects to my thought yesterday because even here we speak of colonization: no more the moon but the planet Maxwell.

Alien Frontiers, which I have already written a lot about, was one of the first games to be released in June 2010, through kickstarter.com and so its expansion, Factions, which will also be available at Essen this year. In short I can say that the expansion adds two major changes to the simple but effective dynamic of the game (launch my ships – dice, place in various areas of the map to gather resources – minerals and solar energy – to build colonies on the planet. The first change are the Factions cards: each player plays the role of a faction that has a special ability and an area where the ships of all players can land to perform another special action. The second addition are the Agendas, specific secrets goals that every player can reach during the game or at the end of the game.

20 Settembre 2012

Pensieri ludici: 1969

Voglio iniziare a riservermi uno spazio, spero quotidiano, per brevi riflessioni sul mondo del gioco, magari nate dalle impressioni scaturite da una partita, dalla lettura di un regolamento o da una notizia letta in rete. Chiamerò questo spazio “Pensieri Ludici” … chissà dove mi porterà.

Oggi i miei pensieri partono da 1969, il nuovo gioco della Cranio Creations sulla grande epopea della conquista della luna.

Leggendo le regole e giocando ieri la mia prima partita (ho avuto la fortuna di ricevere una copia preview con una tempistica davvero fantascientifica!) mi è subito saltato all’occhio come il tema della conquista della Luna non sia un tema molto gettonato: una cosa che ha catalizzato l’attenzione del mondo in maniera quasi ossessiva per diversi decenni è ormai caduto nel dimenticatoio. Se penso ai tanti giochi che conosco non mi viene in mente nulla sull’argomento se non l’ormai fuori mercato Lunar Command della serie LEGO Games. Chissà però se la morte di Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla luna, porterà una nuova stagione di interesse. Chissà sei i ragazzi della Cranio, sempre spettacolari nei loro allestimenti fieristici, ad Essen e poi a Lucca sapranno offrire un ricordo del mitico austronauta con simpatia e senza strumetalizzazioni.
I want to start to riserv a space, I hope daily, for brief reflections on the world of the games, born from the impressions arising from a play, reading some rules or something online. I will call this space “Playful Thoughts” … who knows where it will lead me.

Today my thoughts start from 1969, the new game from the Cranio Creations on the great epic of the conquest of the moon.

Reading the rules and playing my first game yesterday (I was lucky enough to receive a preview copy with a timing really sci-fi!), I immediately jumped to the eye as the theme of the conquest of the Moon is not a very popular theme: something that has captured the world’s attention almost obsessively for several decades now is almost forgotten. I know no games about the topic apart from the no more published Lunar Command of the LEGO Games series. I wonder, however, whether the death of Neil Armstrong, the first man to set foot on the moon, will bring a new era of interest. Maybe the guys in the Cranio Creations, always spectacular in their exhibitions, in Essen and then Lucca will offer a memory of the legendary astronaut with sympathy!

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