A che gioco giochiamo 23-03-2008
Assassinio nell Abbazia benedettina I monaci devono trovare il colpevole
la Gazzetta di Modena — 23 marzo 2008 pagina 17 sezione: AGENDA E LETTERE
Il gioco di cui tratteremo oggi – Il mistero dell’Abbazia – si rifà al famosissimo Cluedo di Anthony E. Pratt, pubblicato nel 1948, da cui eredita gli aspetti più interessanti, affrancandosi però dall’eccessiva dipendenza dalla fortuna e dal tiro di dado che ne erano il principale limite. Uno dei due autori, Bruno Faidutti, è l’inventore di giochi francese più esperto e famoso (sito www.faidutti.com). Il mistero dell’Abbazia è un gioco per 3-6 persone dai 10 anni in su. Ideato da Bruno Faidutti e Serge Laget nel 1996.
La nuova edizione italiana, ad opera di Idea Edizioni, è del 2007. E’ possibile trovarlo nei negozi specializzati.
In questo gioco investigativo i giocatori sono impegnati a scoprire quale tra i monaci presenti nell’abbazia è il colpevole per la misteriosa morte di un confratello. La mappa di gioco rappresenta l’abbazia benedettina con le sue diverse sale tra cui la biblioteca, chiesa, cappelle, refettorio e giardino. Ad inizio partita, segretamente, una delle 24 carte raffiguranti i monaci dell’abbazia viene messa da parte. Le altre 23 vengono in parte distribuite ai giocatori e in parte messe a disposizione coperte a fianco della mappa di gioco. I monaci sono suddivisi in tre ordini, Benedettini, Francescani e Templari e in tre gradi, Padre, Fratello e Novizio. Ogni monaco è inoltre descritto da diverse caratteristiche: grasso o magro, con cappuccio o senza cappuccio, con barba o senza barba. Nel turno di gioco si potrà spostare la propria pedina di due spazi sulla mappa ed eseguire una azione nella stanza in cui si termina il movimento. Se c’è un altro giocatore si potrà rivolgere a lui una domanda, per ottenere informazioni sulle carte monaco in suo possesso: “Quanti Benedettini hai?”, “Quanti novizi col cappuccio ha eliminato dalla lista dei colpevoli?”. Ogni stanza poi permette di compiere azioni particolari quali vedere una carta monaco a caso da un avversario (cappella) pescare una carta libro (biblioteca) o pescare una delle carte monaco non ancora in gioco (parlatoio). Man mano che la partita prosegue si avranno sempre più informazioni riguardo l’identità del monaco colpevole e si potrà andare al cospetto dell’abbate e fare accuse parziali del tipo “il colpevole è un monaco con il cappuccio” o accusare un monaco in particolare. La partita ha termine quando viene scoperto il colpevole ed il vincitore è il giocatore che ha fatto più punti: 2 per ogni accusa parziale corretta e 4 per avere individuato il colpevole. Il gioco è realizzato con bellissimi materiali ed una grafica accattivante.
Buon gioco a tutti.
Andrea “Liga” Ligabue liga@tremme.org