Pensieri ludici: 1969
Voglio iniziare a riservermi uno spazio, spero quotidiano, per brevi riflessioni sul mondo del gioco, magari nate dalle impressioni scaturite da una partita, dalla lettura di un regolamento o da una notizia letta in rete. Chiamerò questo spazio “Pensieri Ludici” … chissà dove mi porterà.
Oggi i miei pensieri partono da 1969, il nuovo gioco della Cranio Creations sulla grande epopea della conquista della luna.
Leggendo le regole e giocando ieri la mia prima partita (ho avuto la fortuna di ricevere una copia preview con una tempistica davvero fantascientifica!) mi è subito saltato all’occhio come il tema della conquista della Luna non sia un tema molto gettonato: una cosa che ha catalizzato l’attenzione del mondo in maniera quasi ossessiva per diversi decenni è ormai caduto nel dimenticatoio. Se penso ai tanti giochi che conosco non mi viene in mente nulla sull’argomento se non l’ormai fuori mercato Lunar Command della serie LEGO Games. Chissà però se la morte di Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla luna, porterà una nuova stagione di interesse. Chissà sei i ragazzi della Cranio, sempre spettacolari nei loro allestimenti fieristici, ad Essen e poi a Lucca sapranno offrire un ricordo del mitico austronauta con simpatia e senza strumetalizzazioni.
Poi mi sono soffermato a pensare quale è il confine tra produzione ed auto-produzione in un mondo ludico in cui l’accesso a materiali e staperie di qualità è sempre più diffuso. Cranio Creations è nata solo pochi anni fa producendo/autoproducendo Horse Fever, già con qualità (stampa, materiali e regole) da vera casa editrice. Nei pochi anni di vita la qualità dei loro prodotti è ulteriormente aumentata e quest’anno hanno pubblicato anche un gioco, Sheepland, ideato da autori al di fuori della cerchia della casa editrice oltre ad importare e distribuire in Italia giochi di altri editori. Editori o autoproduttori ? Ha senso continuare a fare questa differenza ai tempi moderni ? Pensiamo alla Treefrog, che produce solo i giochi di Wallace, o alla Irongames di Bernd Eisestein o alla Cwali Games di Cornel van Morsel o Frank & Dorra. Cosa sono ? Editori ? Autoproduttori ?
Buon gioco e buon giovedì
Liga
I want to start to riserv a space, I hope daily, for brief reflections on the world of the games, born from the impressions arising from a play, reading some rules or something online. I will call this space “Playful Thoughts” … who knows where it will lead me.
Today my thoughts start from 1969, the new game from the Cranio Creations on the great epic of the conquest of the moon.
Reading the rules and playing my first game yesterday (I was lucky enough to receive a preview copy with a timing really sci-fi!), I immediately jumped to the eye as the theme of the conquest of the Moon is not a very popular theme: something that has captured the world’s attention almost obsessively for several decades now is almost forgotten. I know no games about the topic apart from the no more published Lunar Command of the LEGO Games series. I wonder, however, whether the death of Neil Armstrong, the first man to set foot on the moon, will bring a new era of interest. Maybe the guys in the Cranio Creations, always spectacular in their exhibitions, in Essen and then Lucca will offer a memory of the legendary astronaut with sympathy!
Then I stopped to think what is the boundary between production and self-production in a games market where access to materials and high printing quality is becoming more prevalent. Cranio Creations was born only a few years ago producing / self-producing Horse Fever, already with quality (print, materials and rules) of a real publishing house. In the few years of life, the quality of their products is further increased and this year they also published a game, Sheepland, created by authors outside the circle of the publishing house as well as import and distribute in Italy games from other publishers. Publishers or self-producers? It makes sense to continue to make this distinction to modern times? Think of the Treefrog, which only produces Wallace’s Games, or Irongames by Bernd Eisestein or Cwali Games of Cornel van Morsel or Frank & Dorra. What are they? Publishers? Power producers?
good play
Liga