Una nuova collaborazione: l’emozione della prima volta
Scrivo di gioco e di giochi da tavolo da anni, per riviste, siti web e anche per un quotidiano, La Gazzetta di Modena, forse una delle poche rubriche fisse su questo argomento in Italia. Sì, una delle poche, perché parlare di giochi da tavolo sembra non sia cosa importante, preziosa.
Ci sono articoli e rubriche di videogiochi e fanno di tanto in tanto comparsa sui giornali notizie su scacchi o giochi tradizionali. I pochi che possono parlare di giochi in rubriche fisse su media importanti lo devono fare prendendola molto larga, rievocando la solita litania del gioco dell’oca, della tradizione. Quasi ci si dovesse vergognare a raccontare i milioni di copie vendute da Coloni di Catan o la storia di talenti Italiani che producono giochi d’autore famosi in tutto il mondo o le ultime novità editoriali e tendenze del settore.
Ho bussato davvero a tante porte e le ho trovate sempre chiuse. Il gioco, quando è cultura, intrattenimento sano, relazione non è forse abbastanza interessante ? Trovano spazio, di tanto in tanto, gli autori di giochi quando un conduttore/giornalista illuminato decide di raccontare una piccola storia divertente di uno che fa uno strano mestiere. Ed invece a nessuno interessano le novità editoriali ludiche di quest’anno, o quello che un gioco ben fatto potrebbe regalare ad una famiglia, a un gruppo di amici.
Scrivo di giochi per il palato fino di giocatori esperti ma anche per genitori, curiosi o per chi conosce solo i soliti vecchi classici e quindi, annoiato, non gioca più o gioca ad altro (tablet, consolle e PC). Cerco di trasmettere in quel che scrivo quello so, quello che scopro o che studio, le emozioni che provo. Scrivo perché mi piace, perché mi diverto, perché è bello e mi affascina accettare nuove sfide e nuovi media.
E’ quindi con piacere, anzi, con orgoglio, che vi segnalo quest’articolo uscito per Q Code Magazine, una rivista seria, tosta, che parla di diritti, geopolitica e cultura. I giochi sono cultura o meglio, i giochi d’autore sono cultura, tanto quanto i buoni libri o i bei film. Loro lo hanno capito, o almeno ci stanno provando. Ma la gente non lo sa e in pochi hanno il coraggio di dirlo. Ho provato ad inventarmi un modo di parlare di giochi che parlasse il linguaggio di Q Code Magazine, il giornalismo narrativo. Mi sono agganciato all’attualità per parlare di un gioco importante, che ha sancito anni fa la rinascita di un genere, quello dei giochi collaborativi.
Spero vi piaccia questo mio articolo … io mi sono divertito a scriverlo e spero proprio sia il primo di una lunga serie … buon gioco a tutti e buona lettura …
Paula scaglia contro il muro dell’aeroporto di Santiago il bicchiere imprecando ad alta voce. Mesi di ricerca per mettere assieme i dati necessari a trovare la cura contro una delle più devastanti malattie endemiche della terra, e a un passo dalla realizzazione del vaccino rischia di andare tutto in fumo per colpa di uno stupido volo charter. All’altro capo del mondo, Rebecca, con la valigetta piena di medicinali, è ferma all’aeroporto di Teheran nell’attesa di decollare per il Sud America.
Proseguite il racconto su Q Code Magazine