The Manhattan Project fa parte senza alcun dubbio della grande famiglie dei worker-placement (piazzamento lavoratori), ma con alcuni aspetti davvero innovativi che portano una ventata di freschezza nel genere, a partire dalla maniera destutturata di piazzare e recuperare i lavoratori dalla plancia. Ma occorre partire dall’inizio:
Una nuova tecnologia rivoluzionaria è stata scoperta! Immediatamente ogni maggiore potenza militare riconosce il suo potenziale distruttivo. Può la vostra nazione prendere la testa in questa corsa ai nuovi armamenti e diventare la superpotenza dominante il mondo?
In The Manhattan Project siete i responsabili del programma di armamento atomico di una grande nazione, in una corsa mortale a costruire le bombe migliori e più potenti. Ma questa non è una corsa tranquilla! Non dovete esitare ad usare uno spionaggio intelligente e la forza militare per far procedere i vostri piani ed assicurare alla vostra nazione il posto che le spetta!
Questo è davvero l’obiettivo del gioco: tutto quello che farete con i vostri operai, scienziati ed ingegneri è finalizzato alla costruzione e al caricamento delle bombe! Solo le Bombe infatti portano Punti Vittoria quindi, se non era chiaro, è necessario creare e caricare bombe per vincere.
Prima di entrare nei dettagli del gioco voglio soffermarmi sul manuale di istruzioni. Le regole sono scritte davvero in maniera chiara: facili da leggere, con gli esempi giusti e un layout simile a quello di un giornale ai tempi della seconda guerra mondiale. Per chi come me è abituato a leggere decine di regolamenti ogni settimana è davvero una boccata d’aria fresca. Anche la grafica delle carte e della mappa è chiara e piacevole e gli operai sono di cartone ma di uno spessore enorme (in realtà non ho mai visto segnalini di cartone di questo spessore!). Tutto il gioco è impacchettato in una scatola non troppo grande, oserei dire della giusta misura: un piacere per le mie scaffali ormai saturi di scatole enormi!
Designer | Brandon Tibbetts | |
Artist | Viktor Csete, Clay Gardner, Sergi Marcet | |
Publisher | Minion Games, Asmodee, Czacha Games, Doit Games, kártyagyár, Magellan, Marabunta, Pensamento Coletivo | |
Year Published | 2012 | |
# of Players | 2 - 5 | |
User Suggested # of Players | Best with 5 players Recommended with 2, 3, 4, 5 players (147 voters) | |
Playing Time | 120 | |
Mfg Suggested Ages | 13 and up | |
User Suggested Ages | 10 and up (28 voters) | |
Language Dependence | No necessary in-game text (33 voters) | |
Category | Aviation / Flight, Economic, Industry / Manufacturing, World War II | |
Mechanic | Action Retrieval, Closed Drafting, Race, Take That, Worker Placement, Worker Placement, Different Worker Types | |
Expansion | The Manhattan Project: Nations Expansion, The Manhattan Project: Second Stage | |
Family | Crowdfunding: Kickstarter, Digital Implementations: BoardSpace, Game: The Manhattan Project, Mechanism: Tableau Building, Theme: Physics, Theme: Retro | |
Primary Name | The Manhattan Project | |
Alternate Names | Projekt Manhattan, Проект Манхэттен |
Infos courtesy of boardgamegeek.com. More Infos.
Leggi la recensione completa su La Tana dei Goblin
(Le foto in questo articolo sono state realizzate dal fotografo Alessandro Accorsi con cui ho iniziato una collaborazione)