Ecco la prima recensione che ho scritto per il portale www.fantascienza.com
In Race for the Galaxy i giocatori devono fare prosperare la propria Civiltà Galattica utilizzando le carte che rappresentano pianeti o sviluppi tecnologici o sociali.
Il gioco in breve
Race for the Galaxy è un gioco da tavolo che non utilizza ne mappa ne delle pedine ma solo delle carte. Le carte rappresentano i pianeti che man mano verranno colonizzati e gli sviluppi che le diverse civiltà conseguiranno; le carte rappresentano anche le risorse prodotte dai pianeti e il denaro.
La partita è divisa in round ed in ogni round i giocatori in maniera simultanea scelgono una carta azione. Le azioni scelte vengono poi eseguite in sequenza: esplorazione, sviluppo, colonizzazione, commercio e produzione. Tutti i giocatori eseguono ognuna delle azioni che sono state scelte, ma il giocatore che ha scelto quell’azione ottiene dei vantaggi.
La partita termina quando un giocatore ha davanti a se 12 o più carte tra pianeti e sviluppi.
Nel corso della partita i giocatori possono ottenere punti vittoria grazie alle risorse prodotte dai loro pianeti e a fine partita ogni pianeta colonizzato ed ogni sviluppo ottenuto conferisce altri punti vittoria.
Il giocatore con più punti vittoria vince la partita.
Contenuto della scatola
64 carte pianeta (di cui 5 pianeti iniziali), 50 carte sviluppo, 4 set di carte azione (7 carte in ogni set), 4 schede riassuntive e 28 gettoni punti vittoria.
Il gioco in dettaglio
Race for the Galaxy è un gioco da tavolo anomalo, nel senso che non utilizza un tabellone ma solo delle carte. Le carte rappresentano le cose che i vari giocatori possono costruire e i pianeti che possono colonizzare ma sono anche il denaro con cui pagare gli sviluppi ed i pianeti.
Ad inizio partita ogni giocatore possiede un pianeta, scelto a caso tra i 5 pianeti iniziali, e 4 carte.
Ad inizio round ogni giocatore deve scegliere in segreto una carta azione. Le carte azione sono sette: 2 carte esplorazione, una carta sviluppo, una carta colonizzazione, 2 carte consumo risorse e una carta produzione.
Tutte la carte azione vengono rivelate e poi si procede ad eseguire solo le azioni che sono state scelte. Tutti i giocatori eseguono ognuna delle azioni scelte e se nessuno ha scelto una certa azione non verrà eseguita in quel round. Può accadere che più giocatori scelgano la stessa azione (che verrà eseguita solo una volta) e un giocatore può scegliere la stessa azione anche in due o più round consecutivi.
Esplorare permette di pescare dal mazzo nuove carte. L’azione sviluppo permette di giocare una carta sviluppo pagando il numero di carte richiesto: se ad esempio si deve giocare una carta sviluppo da 3 occorre scartare dalla propria mano 3 carte.
Colonizzare permette di giocare una carta pianeta. I pianeti possono essere pagati in carte, come per gli sviluppi, o conquistati militarmente. Ogni civiltà ha una forza di attacco determinata dai pianeti e dagli sviluppi che indicherà quali pianeti può conquistare militarmente e quali no.
L’azione di produzione permette di aggiungere risorse ai propri pianeti. Ogni pianeta può avere al massimo una risorsa e il tipo di risorsa è determinato dal tipo di pianeta.
Ci sono quattro tipi diversi di risorse, dalle risorse minerarie alle tecnologie aliene.
Le risorse possono poi essere vendute (scambiate per carte) o convertite in punti vittoria con le azioni di consumo risorse.
Per poter produrre risorse e per poterle convertire in punti vittoria occorre avere pianeti che sono le fondamenta di ogni civiltà galattica.
Nel corso della partita è necessario far crescere la propria civiltà colonizzando (o conquistando) pianeti e calando sviluppi. Occorre poi produrre risorse e commerciarle per avere carte (che servono per colonizzare o giocare sviluppi) e punti vittoria.
Conclusioni
Race for the Galaxy è un gioco divertente e strategico. La meccanica di gioco è piuttosto originale. Sicuramente è un gioco rivolto ad un pubblico di giocatori abituali: nelle prime partite occorre spesso fare riferimento alle schede riassuntive ma ben presto la simbologia sulle carte risulta chiara ed immediata ed il gioco procede più scorrevole.E’ uno dei giochi nella top20 di www.boardgamegeek.com/ il sito mondiale di riferimento per gli appassionati di giochi.
A differenza di altri titoli a tema fantascientifico Race for the Galaxy non è un gioco di grande interattività ed ogni civiltà si sviluppa autonomamente senza possibilità di interagire con le altre. E’ un gioco in cui la casualità non è determinante anche se si può essere più o meno fortunati nel pescare le carte e questo influisce sull’esito della partita.
Per vincere occorre saper sfruttare bene i propri pianeti e le proprie tecnologie: esistono combinazioni di carte molto forti ed è senz’altro utile conoscerle ed è importante saper prevedere anche cosa faranno gli avversari per sfruttare al meglio le loro azioni.
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