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Premessa
Alien Frontiers appartiene alla categoria di giochi gestionali in cui le risorse iniziali disponibili ogni turno per il giocatore sono in realtà determinate dal lancio dei dadi. Da Kingsburg al più recente Troyes, passando per il bellissimo Alea Iacta Est, il genere sta riscuotendo davvero un grande successo. Primo gioco per Tory Niemannn e primo gioco di rilievo per la Clever Mojo Games tanto è vero che presto vedremo una nuova edizione targata Ystari Games con le regole anche in Italiano. Il gioco, pur ereditando idee e concetti da alcuni di questi titoli è in realtà sufficientemente originale ed innovativo.
Ambientazione
I giocatori controllano le fazioni impegnate a contendersi il controllo del pianta. I dadi rappresentano le astronavi della flotta che ogni turno dovranno essere impegnate per ottenere le risorse che servono per costruire le colonie e insediarle su pianeta. Ogni giocatore dispone di 3 astronavi ma può arrivare a controllarne fino a 6.
La mappa di gioco rappresenta il pianeta (al centro) diviso in 8 regioni, la luna e le installazioni orbitali. C’è poi il mazzo delle carte Tecnologia Aliena di cui cui tre sono sempre rivelate e disponibili.
Il gioco
Alien Frontiers è un gioco di gestione risorse. Occorre utilizzare al meglio la propria flotta per ottenere il carburante e i metalli necessari a costruire colonie da insediare sul pianeta. Ogni colonia conferisce un punto vittoria e il controllo di un’area del pianeta un punto aggiuntivo. Controllare il territorio con il Campo di forza Positronico regala infine un punto aggiuntivo. Dato che la partita termina nel momento in cui un giocatore costruisce la sua ultima colonia (la sesta in partite a 4 giocatori, settima e ottava rispettivamente in partite con 3 o 2 giocatori) e i territori sul pianeta sono solo otto, di solito le partite sono molto serrate e si vince (in una partita con 4 giocatori) con 8-10 punti.