Pensieri Ludici: Floid
Oggi è quel particolare giorno in cui ogni mese mi concedo il piccolo lusso di andare dal barbiere a farmi sistemare barba e pizzetto. Un lusso, per fortuna, di poco costo ma di grande soddisfazione. Questo rito si conclude sempre con una passata di dopobarba Floid, il classico dopobarba che da decenni troneggia sulle mensole di ogni barbiere: classico ed insuperabile al tempo stesso.
Mi sono allora soffermato a riflettere, ancora una volta, su quali giochi “classici” sono davvero validi e attuali e quali invece continuano ad avere un mercato solo grazie alla mancanza di una cultura ludicia diffusa nella nostra società.
Come la penso su questo argomento è ben evidenziato nel mio Manifesto Ludico, ma devo ammettere che nel frenetico susseguirsi delle nuove uscite ci sono in effetti alcuni giochi che ormai sono dei veri classici e che rigioco sempre volentieri. Quale è il tempo di vita di un gioco da tavolo moderno sul tavolo di un appassionato ? E per quanti anni invece una famiglia di giocatori occasionali può divertirsi con lo stesso gioco prima di andare a cercare qualcos’altro ? Son convinto che tanto per un appassionato quanto per un pubblico più occasionale un buon gioco sia per sempre, ovvero credo che un bel gioco possa essere giocato tranquillamente 5-10 volte l’anno senza mai venirne a noia.
Se guardo la mia ludoteca, nello scafale in sala (quello in bella vista dove tengo i giochi più giocati), trovo certamente delle novità come Village, Libertalia, Ora et Labora ma anche alcuni giochi che sono diventati per me dei veri classici. Alcuni sono dei veri best-sellers, altri meno noti. Ecco una parziale lista di giochi che da anni gioco con regolarità e che sono convinto continuerò a giocare negli anni a venire: Blue Moon City, Tribunus, Yspahan, Coloni di Catan, Zooloretto, Nefertiti, Cleopatra e la società degli Architetti, Master Gallery, Dobble, 7 Wonders, Sun Sea & Sands, Kingsburg …
Buon gioco a tutti
Liga Today is that special day when every month I give myself the small luxury of going to the barber to shave me fixing my goatee. A cheap luxury but offering great satisfaction. This ritual always ends with a past of Floid aftershave , the classic aftershave that for decades dominated the shelves of every barber and unsurpassed classic at the same time.
Then I paused to reflect once again on which “classic” games are really still valid and which continue to have a market only because of the lack of a wide-spread games culture in our society.
How I feel about this topic is clearly shown in my Manifesto, but I have to admit that in the fast-paced succession of new releases there are actually some games that are now true classics and I play and replay always happily. What is the lifespan of a modern board game on the table of a gamers ? And for many years instead a family of casual gamers can play the same game before going to look for something else? I am convinced that much for gamers as well as for a more casual a good game is for ever, that means I believe a good game can be played easily with satisfaction 5-10 times a year and never get to boredom.
If I look at my best shelf (the one in plain sight where I keep most played games), it has great new releases like Village, Libertalia, Ora et Labora but also some games that have become true classics for me. Some are true best-sellers, others less known. Here is a partial list of games that play on a regular basis for years and I am convinced that I will continue to play for years to come: Blue Moon City, Tribunus, Yspahan, Settlers of Catan, Zooloretto, Nefertiti, Cleopatra and the Society of Architects, Master Gallery, Dobble, 7 Wonders, Sun & Sea Sands, Kingsburg …
Good play to all
Liga