Italia Campione del Mondo di BloodBowl
Ieri l’Italia ha vinto il Campionato Mondiale di BloodBowl che si è svolto a Lucca.
Oltre 900 giocatori, provenienti da tutto il mondo, si sono ritrovati per giocare assieme tre giorni si seguito. Una manifestazione che ha saputo far convivere un altissimo livello di competizione ed un forte senso di cameratismo: l’avversario è sempre, in primo luogo, una persona che condivide il tuo hobby, la tua passione.
Il BloodBowl è un gioco molto particolare perché, di fatto, viene tenuto in vita e supportato dalla grande comunità di appassionati che lo praticano in tutto il mondo. E’ un gioco a cui sono particolarmente affezionato perché lo conosco fin dalla sua prima edizione (del 1986): ho avuto il piacere di organizzare i primi campionati a Modena, presso la sede del TreEmme, per poi vederlo decollare.
BloodBowl viene giocato su un campo diviso in caselle. Ogni allenatore schiera una squadra. Scopo del gioco è riuscire a vincere la partita che dura 16 turni (8 per tempo). Ogni giocatore è rappresentato sul campo da una miniatura le cui caratteristiche sono riportate nel foglio squadra.
Ogni giocatore sceglie quale razza utilizzare nella partita/torneo: ogni razza ha pregi e difetti e diverse strategie di gioco. Gli Elfi dei Boschi, ad esempio, saranno più abili nel correre e passare mentre gli Orchi più efficienti nel atterrare gli avversari. Le razze disponibili sono davvero tante: io, ad esempio, ho sempre apprezzato gli Elfi Neri, una razza molto agile con alcuni giocatori molto particolari. Ogni giocatore è descritto da abilità speciali e da quattro caratteristiche: movimento, forza, agilità e corazza.
Durante il proprio turno l’allenatore può fare agire una volta sola tutti i giocatori della sua squadra. Ogni giocatore essenzialmente può muoversi o attaccare un giocatore a lui adiacente. Allontanarsi da una casella adiacente ad un giocatore avversario non è sempre facile e si può cadere vittima di un placcaggio; risulta quindi molto importante come vengono schierati i giocatori in campo perché parte della strategia del BloodBowl sta appunto nel rendere problematica l’avanzata verso la linea di mete degli avversari. Il movimento indica di quante caselle può spostarsi un giocatore; la forza di è importante nei combattimenti mentre l’agibilità serve per sfuggire al controllo degli avversari, per lanciare, raccogliere o ricevere un passaggio. La corazza indica la resistenza di un giocatore: non è cosa rara nel BloodBowl che un giocatore debba abbandonare il campo prematuramente a causa di un infortunio.
Nel corso i un campionato i giocatori ottengono esperienza e abilità migliori e una parte importante del gioco è come sviluppare e fare crescere la propria squadra partita dopo partita. Eventi, falli, maghi, medici e tanto altro ancora rendono il gioco davvero vario e divertente. Iniziare a giocare a BloodBowl è molto semplice mentre diventare un giocatore esperto richiede molte partite e molta esperienza.
[Le foto utilizzate in questo articolo sono state prese in gran parte dal sito Gioconomicon.net dove potete trovare il report di tutto il campionato mondiale]