I 10 migliori giochi da tavolo per famiglie
Mi capita spesso che amici, conoscenti, insegnanti con cui collaboro, genitori degli amici dei miei figli mi facciamo domande del tipo “quali sono i 10 migliori giochi da tavolo, secondo te ?”. Mi rendo conto che molto spesso ho una atteggiamento evasivo e mi trovo a non saper rispondere con prontezza: comincio a fare dei distinguo e dire cose del tipo “dipende da cosa cercate” o “dipende da quanti siete” o anche “cercate qualcosa di impegnativo o di leggero ?”, non rendendomi conto che spesso sono domande a cui il mio interlocutore, senz’altro più digiuno di me di giochi, difficilmente riesce a dare una riposta. Girando per la rete o sfogliando giornali e riviste, leggo e vedo articoli scritti da giornalisti esperti, non certo di giochi, che snocciolano con sicurezza liste al 99% delle volte fatte dai soliti grandi classici del passato quali Monopoly, Risiko, Scarabeo, Cluedo e Trivial Pursuit, se non addirittura Il Gioco dell’Oca. Facile, mi dico, fare una selezione di 10 titoli quando ne conosci 20-30 al massimo tra cui scegliere. Ma io a casa possiedo quasi 2000 giochi da tavolo e ne ho giocati molti di più … come faccio a sceglierne solo 10 ?
Ho deciso allora di fare anche io la mia lista, contestualizzandola, ovvero rispondendo ad una domanda: “Quali sono, secondo te, i 10 migliori giochi da tavolo per famiglie ?”. Non voglio dire i 10 grandi classici o i giochi che hanno fatto la storia. Ma i migliori, ovvero i più divertenti/adatti/simpatici. Come in una partita ad Indovina Chi, ho già definito due criteri importanti che mi permettono di fare una bella selezione: giochi da tavolo e per famiglie.
I giochi da tavolo sono per me, sembrerebbe ovvio, quei giochi che possono essere giocati, per l’appunto, su un tavolo. Molto spesso hanno una mappa, o plancia di gioco, dei segnalini in cartone, plastica o legno, a volte dei dadi e a volte delle carte. Talvolta ci sono solo le carte. Escludo già, con questa mia definizione, alcune tipologie di gioco (che possono comunque essere giocate su un tavolo) che hanno altre definizioni che meglio li descrivono quali i giochi di carte collezionabili (Magic, Yu-gi-oh per capirci), i giochi di ruolo (Dungeons & Dragons e derivati) e i giochi tridimensionali (sullo stile di Warhammer Fantasy Battles).
Primo sospiro di sollievo.
Andiamo ora a vedere cosa vuol dire giochi per famiglie. Un gioco per famiglie deve, a mio parere, essere un gioco che possa divertire e far sedere allo stesso tavolo bambini (diciamo a partire dagli 8 anni) e adulti e sicuramente in numero superiore a due. Possiamo quindi eliminare la maggior parte dei giochi di tavoliere, come scacchi e dama, che sono esclusivamente per due persone.
Secondo sospiro di sollievo.
Il regolamento deve essere non troppo complesso, in modo che una volta imparato i bimbi lo possano giocare da soli, ma il gioco deve essere divertente anche per per un gruppo di adulti, presentando quindi qualcosa di coinvolgente ed avvincente che vada al di là del passare tempo assieme ai propri figli. Per capirci, giochi come Super Farmer o Zicke Zacke Spenna il Pollo, di cui ho parlato in passato, pur essendo ottimi prodotti (anzi, li considero dei veri e propri capolavori) e che mi sento di consigliare assolutamente per una attività ludica con i vostri bambini, non rientrano in questa categoria.
Terzo sospiro i sollievo.
Anche la durata del gioco deve essere adeguata: un gioco come il Monopoly, dove le partite spesso si trascinano e finiscono più per esaurimento delle energie dei poveri giocatori piuttosto che per reale raggiungimento delle condizioni di fine gioco, non sono adatti. Non vi consiglierò neanche giochi come il Risiko, in cui un giocatore può di fatto essere escluso dalla partita molto presto.
Quarto sospiro di sollievo.
Il gioco, infine, deve avere una certa longevità. Deve essere cioè un gioco che, a tutti gli effetti, può essere considerato un evergreen e che non annoi dopo poche partite perché ripetitivo, scontato o troppo legato al caso. Credo che se nonni, genitori e figli si sono ritrovati a giocare allo stesso tavolo per anni a Il gioco dell’oca o Cluedo, possono tranquillamente sedersi, garantisco divertendosi molto di più, con uno dei titoli qui riportati.
Quinto ed ultimo sospiro di sollievo.
Riassumendo parliamo di giochi che possano essere giocati anche da più di due persone, con una durata mediamente non superiore ai 90 minuti, che siano divertenti anche per un gruppo di adulti e che possano essere giocati e rigiocato senza perdere slancio e freschezza. A questo punto i pochi di voi che non mi hanno già abbandonato mi seguiranno increduli, pensando che prodotti del genere non esistono e pronti quindi ad attaccare il joypad alla consolle e/o scaricarsi l’ultima app sul tablet. Ed invece, nonostante questi distinguo, vi devo dire che ho fatto fatica a stilare questa lista dei miei 10 migliori giochi per famiglie. Li metto in ordine sparso, non chiedetemi di fare anche la graduatoria (magari un’altra volta), anche se senz’altro i primi 5 sono stratosferici.
Ticket to Ride
Ne ho parlato profusamente già altre volte. E’ probabilmente uno dei giochi che meglio incarna le definizioni di cui sopra ed è incredibilmente divertente. Non a caso ha vinto nel 2004 lo Spiele des Jahres, il premio come miglior gioco per famiglie in Germania. Ogni turno decidere se giocare carte dalla mano per piazzare treni in mappa o pescare nuove carte, col rischio però che gli avversari occupino tratte importanti. Diverse scelte di gioco, interazione tra i giocatori, pochi tempi morti.
2-5 giocatori, durata 45 minuti, età: 8+. Alan R. Moon, edito in Italia da Asterionì
Coloni di Catan
Il titolo che nel 1995 vincendo lo Spiele des Jahres ha dato il via alla rivoluzione dei “giochi alla tedesca”. L’antagonista per eccellenza del Monopoly con milioni di copie vendute nel mondo (anche se, a mio parere, il Monopoly non è neanche degno di reggere la scatola a Coloni di Catan!). Lancia i dadi, controlla quali esagoni in mappa producono, pesca le carte corrispondenti, commercia con gli altri giocatori e costruisci nuove strade, colonie e città. La possibilità di variare la mappa ad ogni partita, alta interazione tra i giocatori.
3-4 giocatori, durata 90 minuti, età 8+. Klaus Teuber edito in Italia da Giochi Uniti
Carcassonne
Spiele des Jahres 2001 è forse il secondo gioco “alla tedesca” più noto e diffuso. Ogni turno si pesca una tessera da un sacchetto e la si dispone in mappa accanto ad una delle tessere già presenti, rispettando semplici regole di costruzione paesaggistica (città con città, strada con strada, campo con campo): a questo punto di può posizionare uno dei propri omini (i fantastici Meeples) sulla tessera appena giocata e infine, se una strada o una città sono complete chi la occupa totalizza i punti e recupera il suo omino. Immediato, con una tempo di preparazione quasi nullo, avvincente e sempre differente.
2-5 giocatori, durata 45 minuti, età 8+. Kalus Jurgen Wrede edito in Italia da Giochi Uniti
Geniale
Uno dei migliori giochi di Reiner Knizia, maestro del gioco da tavolo moderno. In ogni turno occorre piazzare in mappa una tessera, caratterizzata da due colori. Dopo di che si totalizzano punti per ogni colore in base a quanti esagoni di quel colore ci sono in linea retta partendo dal pezzo appena piazzato. A fine partita vince chi ha più punti nel suo colore meno forte. Un gioco “di tavoliere” (o astratto come dicono alcuni) che si gioca in più di due, divertente ed avvincente.
1-4 giocatori, durata 45 minuti, età 10+. Reiner Knizia edito in Italia da Giochi Uniti
Dixit
Straordinario gioco pubblicato nel 2008 e vincitore, nel 2010, dello Spiele des Jahres. E’ un gioco “speciale”, con una meccanica tutta sua, che lascia grande spazio alla creatività dei giocatori. Nel proprio turno di gioco il “narratore” sceglie segretamente una delle sue sei carte e la descrive, a suo piacimento, agli altri giocatori. Ognuno di loro, sempre segretamente, passa una delle proprie carte al narratore che le raccoglie, le mescola e le rivela. Tutti i giocatori, tranne il narratore, devono cercare di indovinare quale tra le carte mostrate sia quella giocata dal narratore. Se tutti indovinano (descrizione troppo esplicita) o nessuno indovina (descrizione troppo criptica) il narratore non fa punti. Se invece solo alcuni indovinano, narratore e chi ha indovinato fanno punti. L’abilità sta nel trovare un modo di descrivere la carta che sia ambiguo ma non troppo, che faccia capire e non capire.
3-6 giocatori, durata 30 minuti, età 6+. Jean-Louis Roubira edito in Italia da Asterion
Zooloretto
Spiele des Jahres nel 2006 vede i giocatori impegnati nel difficile compito di gestire uno zoo. Ogni turno il giocatore deve decidere se prendere un animale a caso da un sacchetto ed aggiungerlo ad uno dei vagoni in arrivo allo zoo o se scegliere un vagone e accomodare nel proprio zoo tutti gli animali presenti. Una volta scelto un vagono il giocatore è fuori gioco fin tanto che ogni giocatore non ha scelto un vagone. Nei vagoni possono stare da 1 a 3 animali. Il problema è che lo zoo ha solo tre gabbie ed in ogni gabbia possono stare solo animali della stessa specie. A fine partita chi meglio ha riempito il proprio zoo vince. Anche in questo caso regole semplici ma scelte impegnative. Mi ricordo un anno al mare con mia figlia, con un tempo che non permetteva di andare in spiaggia, ci siamo “salvati” grazie a questo gioco. Più di 40 partite in 20 giorni e non c’è venuto a noia!
2-5 giocatori, durata 45 minuti, età 8+. MichaleSchacht
Augustus
Vincitore della prima edizione de Il Gioco dell’Anno (2013). Rispetto agli altri è un titolo molto recente e quindi non potrei mettere la mano sul fuoco sulla sua longevità ma per il resto ha tutte le carte in regola, dalle meccaniche semplici alla bella ambientazione nell’antica Roma. Il gioco si ispira al noto meccanismo della tombola. Ogni turno si estrae da un sacchetto una tessera e i giocatori devono coprire su una delle loro schede il simbolo corrispondente alla tessera uscita. Completare una scheda di solito conferisce abilità e/o permette di fare azioni speciali e quale simboli coprire prima diventa molto importante. Regole semplici, qualche scelta strategica, durata adeguata. Può aspirare a diventare un evergreen ? Chissà …
2-6 giocatori, durata 30 minuti, età 8+. Paolo Mori edito in Italia da Oliphante
Stone Age
Nominato per lo Spiele se Jahres nel 2008 è leggermente più complesso dei giochi visti sopra. I giocatori sono impegnati a gestire una tribù di uomini primitivi alle prese con le quotidiane problematiche, in primis il cibo. Ogni turno i giocatori mandano i loro uomini a lavorare alla ricerca di risorse (oro, argento, argilla, legno e cibo) o nel villaggio per coltivare campi, costruire attrezzi o dedicarsi alla crescita della tribù. Con le risorse costruiranno capanne e/o svilupperanno tecnologie che alla fine partita daranno punti vittoria. Sicuramente meno complesso del Monopoly, con una durata adeguata e molto divertente è un gioco adatto a tutta la famiglia che può essere giocato e rigiocato ad oltranza.
2-4 giocatori, durata 60 minuti, età 10+. Bernd Brunnhofer edito in Italia da Giochi Uniti
Bang
Successo mondiale per un gioco tutto Italiano (autore ed editore) che reinventa il vecchio gioco dell’assassino. Ad inizio partita i giocatori ricevano una carta ruolo: sceriffo, vice-sceriffo, fuorilegge e rinnegato. Solo lo sceriffo è noto mentre gli altri ruoli sono segreti. I giocatori devono cercare, con l’uso della carte, di sconfiggere gli avversari e far vincere la propria fazione. La partita si sviluppa tra sparatorie, assalti degli indiani, pause nel Saloon per riprendere forze. Ogni giocatore a inizio partita riceve anche una carta, ispirata a personaggi famosi del vecchio West, che conferisce speciali abilità.
Unico difetto del gioco è che di tanto in tanto le partite si protraggono più del dovuto e può succedere che un giocatore venga eliminato dal gioco troppo precocemente.
4-7 giocatori, età 8+, durata 30 minuti. Emiliano Sciarra edito in Italia da dV Giochi
Kaleidos
Gioco molto semplice e più leggero rispetto ai titoli citati fin’ora. I giocatori devono riuscire, nel tempo di una clessidra, ad individuare il maggior numero di oggetti che iniziano con la lettera estratta, raffigurati in una delle 10 tavole illustrate presenti nella scatola. Se uno trova un oggetto che nessun altro ha individuato realizza 3 punti, altrimenti uno. Alla fine delle 10 manche (una per tavola) vince chi ha più punti.
Il gioco funziona bene ed è molto divertente anche grazie alle illustrazioni che sono davvero ricchissime di particolari a tal punto che si può giocare e rigiocare sulla stessa tavola scoprendo ogni volta oggetti nuovi.
2-12 giocatori, durata 60 minuti età 8+. Spartaco Albertarelli, Mrianna Fulvi, Elena Prette e Angelo Zucca edito in Italia da Oliphante
King of Tokyo
Non poteva mancare in questa lista un gioco di dadi che trae indubbiamente ispirazione dal grande classico Yatzee. Si discosta un po’ dagli altri titoli sia per il tema (i giocatori sono dei mostri in stile Godzilla impegnati a distruggere la città di Tokyo) sia per le meccaniche. Nel proprio turno si lanciano dadi speciali cercando di guadagnare punti ottenendo numeri uguali o colpendo i proprio avversari grazie alla faccia “zampa”. La faccia “cuore” permette di recuperare energie mentre quella “energia” permette di potenziare il proprio mostro con vari accessori i cui poteri vengono spiegati in un mazzo di carte speciale. Regole semplici, ambientazione divertente ed ironica e il giusto mix di fortuna e scelte, abilità e caso.
2-6 giocatori, durata 30 minuti, età 8+. Richard Garfield edito in Italia da uplay.it
(immagine presa dal sito ILSA Magazine)
Sono questi 10 giochi dei reali evergreen ? Penso proprio di sì. Fra 5 anni se mi venisse posta la stessa domanda proporrei gli stessi giochi ? Alcuni senz’altro, altri non saprei, perché fortunatamente, contrariamente a quel che pensa la gente, il mercato dei giochi da tavolo d’autore è vivo e vegeto e sforna ogni anno diversi titoli davvero interessanti. Ci sono giochi di valore pari a questi, penso a Mondo, Pandemia, Jamaica, che sicuramente meriterebbero ma alla fine una selezione andava fatta! Magari un giorno farò un’altra lista dal titolo “altri 10 giochi per famiglie che vale la pena provare/avere”. Un consiglio che posso dare a tutti è di tenere d’occhio i candidati e i vincitori del premio Gioco dell’Anno e dello Spiele des Jahres: pedone rosso se cercate giochi per famiglie, pedone nero se cercate giochi un po’ più complessi (per giocatori non occasionali).
Certamente questa lista non soddisferà il palato fino e preparato dei tanti giocatori abituali che forse si riconosceranno solo in alcuni di questi titoli: ma in futuro senz’altro farò una top10 anche dedicata a loro.
I più accorti tra voi lettori avranno notato che alla fine il mio elenco comprende 11 titoli … vi avevo detto che era difficile per me selezionarne 10 e davvero non sapevo, tra questi, quale lasciare fuori.
Prima di concludere vorrei dirvi perché in questa mia selezione non ci sono alcuni titoli che sono convinto tutti voi considerate dei grandi ed imperdibili classici mentre, a mio parere, non sono all’altezza dei titoli che vi ho presentato.
Monopoly è un gioco, a mio parere, di inutile complessità. Lo sforzo che richiede non è proporzionato al risultato e le partite spesso si risolvono più per fortuna che per reale abilità dei giocatori. Inoltre, spesso, la durata è eccessiva per un gioco “per famiglie” nella maniera intesa ad inizio. Stesso discorso vale per il Risiko che però ritengo, come gioco, più interessante. In questo caso il problema è dovuto al carattere fortemente “distruttivo” della partita (spesso mal digerito da alcuni giocatori) e dal fatto che inevitabilmente un giocatore possa venire escluso dal gioco presto.
Cluedo ha una bella meccanica di base ma anche in questo caso il movimento, dettato dal semplice tiro del dado, può premiare/punire troppo i giocatori. Se vi piace come gioco vi suggerisco allora I Misteri dell’Abbazia, una rivisitazione molto più interessanti sia come grafica/ambientazione (abbazia e vicende de “Il nome della Rosa”) che come meccanica di gioco.
Scacchi è un classico di sempre ma è troppo astratto e poi è per soli due giocatori. Discorso analogo per altri grandi giochi di tavoliere come dama o go o più recenti come Quarto o Hive.
Restano infine fuori da questa mia selezione i Trivial (la differenza di conoscenze tra adulti e bambini è spesso più limitante che la diversità in competenze tattico-strategiche) e i party-game (Taboo, Pictionary, …) che alla lunga possono stancare. Se avesse preso in esame giochi di questa categoria avrei senz’altro dovuto consigliarvi Dooble, Fantascatti e Time’s Up Family.
Spero questa mia selezione possa esservi utile e vi possa regolare decine e decine di ore di divertimento con i vostri famigliari e con i vostri amici.
Buon gioco
Il Ludologo
Danilo Salvadori
Un paio di considerazioni.
6 Giugno 2014Hai indicato giustamente all’inizio dell’articolo che cercavi un gioco in cui non potessero verificarsi situazioni in cui un giocatore viene eliminato prima del previsto. Quindi al posto di Bang! io avrei scelto Samurai Sword che usa le stesse meccaniche di Bang! rimuovendo completamente il problema dell’eliminazione del giocatore.
Poi, personalmente, io non avrei messo giochi astratti perché, giocando con bambini, un po’ di tematica che regga il gioco è necessario per dare sapore all’esperienza ed appassionarli. Anche le meccaniche troppo aggressive possono allontanare i bambini. Motivo per cui preferisco evitare di coinvolgere bimbi in partite a giochi con ruoli nascosti o con “attacchi diretti” ad un giocatore. Capita di vedere un bimbo prendersela perché viene ucciso subito a Werewolf o perché viene attaccato in massa in un titolo alla Bang/SamuraiSword/Creature della Notte.
In compenso però aggiungerei un cooperativo, che aumenta la collaborazione e quindi avvicina fratelli e sorelle a cooperare insieme ai genitori. Qualcosa come Mice and Mystics o SuperFantasy con anche gran tematica. O se proprio si preferisce meccaniche semplici, qualcosa come L’Isola Proibita.
Ovviamente tutto IMHO. 🙂
ludologo
Ciao Danilo
come collaborativo potevo forse mettere L’Isola Proibita … sono stato tentato fino all’ultimo e poi ho preso altre strade. Anche io non sono un fanatico degli astratti ma Geniale come gioco per famiglie, ti assicuro, funziona davvero bene. Samurai Sword è senz’altro più maturo come gioco ma le potenzialità di Bang! (in termine di ambientazioni) sono tali che quasi nessuno preferisce il secondo.
6 Giugno 2014Buon gioco
Il Ludologo
Daniele Ferri
leggo sempre volentieri i tuoi articoli.
su questo, poi, mi trovi (quasi) completamente d’accordo, e conoscendo i miei gusti difficili direi che è una prestazione fantastica.
mi permetto di aggiungere un tassello: devo proprio farti provare VEGEtables.
rispetto a quelli citati nella tua “top ten”, in quanto gioco “per famiglie”, ha il solo difetto di… non essere pubblicato, ma solo distribuito dal suo povero autoproduttore…
ciao alla prossima!
Daniele
6 Giugno 2014ludologo
Daniele, fortunatamente posseggo una copia di VEGEtables ed è un buon prodotto, come tanti altri che non sono in questa lista. E’ divertente ma non ha la longevità e le caratteristiche di un Ticket to Ride o di un Coloni.
6 Giugno 2014In futuro farò anche altre top10 e chissà che in una di quelle non ci sia posto anche per il tuo bel gioco e chissà che prima o poi un editore importante non lo voglia pubblicare (come è successo nella storia anche per altri giochi nati come autoproduzioni e poi approdati al mercato vero e proprio).
Buon gioco
Il Ludologo
Guido Fantoni
Caro Andrea, complimenti per il bellissimo articolo.
6 Giugno 2014Ti apprezzo e ti seguo sempre. Figurati con quanto piacere ho potuto
conteggiare che 9 dei 10 titoli che menzioni sono già da tempo nella mia
collezione. In particolare, con grande soddisfazione ho notato le tue
citazioni di Geniale e King of Tokyo, 2 piccole perline. Che dirti?
Grazie, alla prossima, continua così e chissà, un giorno riuscirò a stringerti la mano di persona. Ciao e un saluto particolare a Caterina, le cui preziose indicazioni
fanno sempre centro!!
Guido
ludologo
Grazie Guido per i complimenti. Come tutte le top10 sono molto soggettive anche se, nelle premesse, ho cercato di restringere molto il campo. Chissà se ci incontreremo di persona … magari seduti ad un tavolo a giocare!
6 Giugno 2014Buon gioco
Il Ludologo
Ciuffo
humm…
6 Giugno 2014io toglierei Geniale e metterei un Villa Paletti
il primo è molto astratto e richiede parecchi calcoli, con il rischio di diventare lento.
il secondo che pure non è tra i miei giochi preferiti, anzi, è comunque un bel gioco di manualità abbastanza adatto alla famiglia.
O magari un Pitch Car.
Luca
Ho appena scoperto questo sito e vi ho trovato indicazioni utilissime, espressione di grande competenza e altrettanta passione. Grazie!
27 Dicembre 2014Luca BG