Corso di Formazione per Operatori Ludici
Corso di formazione per operatori ludici all’interno di un progetto più generale di informazione e prevenzione allo sviluppo di azzardopatie ed altre patologie e dipendenze.
Corso di formazione per operatori ludici all’interno di un progetto più generale di informazione e prevenzione allo sviluppo di azzardopatie ed altre patologie e dipendenze.
Come tutti gli anni, in questa stagione, escono le nomination di alcuni importanti premi che riguardano il mondo del gioco da tavolo. Due in particolare mi coinvolgono quasi direttamente: l’International Gamers Award, della cui giuria sono membro, e il Gioco dell’Anno, della cui giuria fa parte Caterina.
Grazie alla presenza di Caterina in giuria ho l’opportunità di provare tutti i giochi iscritti (qua la lista completa) e posso quindi, a ragion veduta, dire se sono d’accordo o meno con quanto espresso dalla giuria di esperti, fatta da colleghi ed amici a mio parere davvero competenti.
Partiamo dai 5 giochi che hanno ottenuto la nomination e dalle parole utilizzate dalla giuria per motivare la scelta
Il mio lavoro di esperto di giochi, seppur a volte faticoso, è sempre ricco di piacevoli sorprese. Tra poco infatti uscirà la nuova edizione dell’Antologia Trofeo RILL e dintorni che “dovrò” leggere con attenzione.
Il titolo di quest’anno ha già stimolato la mia curiosità:
DAVANTI ALLO SPECCHIO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni
Riservandomi nei prossimi giorni di scrivere articoli di approfondimento e commento sui giochi selezionati intanto mi limito a divulgare la notizia delle nomination per il premio Gioco dell’Anno 2017, un premio che di anno in anno sta guadagnando sempre più credibilità ed importanza nel nostro settore grazie anche alla presenza di uno spazio dedicato a […]
Si è conclusa l’edizione 2017 di Play – Festival del Gioco, con dei numeri davvero da record e, soprattutto, con grande soddisfazione da parte della stragrande maggioranza dei partecipanti: giocatori, associazioni, espositori, visitatori. Peccato ci sia solo una volta all’anno.
Sono davvero orgoglioso di essere parte di questo progetto fin dalla sua origine, di rivestire il difficile ma gratificante ruolo di Direttore Artistico, lavorando assieme ad uno staff di amici ed esperti e delle splendide persone dello staff di ModenaFiere. Sono fiero di essere membro di diverse associazioni che hanno contribuito al successo di Play: il Club TreEmme, dove ho mosso i miei primi passi ludici e di cui sono sempre fiero di portare la maglia, La Tana dei Goblin, di cui sono orgogliosamente uno dei primi soci e che è ora qualcosa che va ben al di là dei sogni di chi le ha dato vita e di Play Res, organizzatrice della Tavola Esagonale: una associazione che sta riusciendo nel difficile compito di portare avanti tanti progetti che uniscono il gioco e le problematiche del mondo reale.
E’ di questi giorni l’annuncio della lista dei giochi candidati al premio Gioco dell’Anno 2017, il più importante riconoscimento Italiano dedicato al mondo del gioco da tavolo. E’ bello che ci sia, in Italia, un riconoscimento del genere: sono convinto possa essere una delle (tante) leve per far crescere il mercato del gioco da tavolo. Siamo però una nazione di grandi esperti e ci sono sempre polemiche e malumori attorno a questo premio, tanto da parte dei giocatori, poco propensi ad accettare un verdetto che non li veda protagonisti, quanto degli editori, a volte poco abituati a vedere il proprio lavoro giudicato da altri o ad accettare che il lavoro di altri possa essere giudicato migliore. E’ un peccato perché se ci fosse una maggiore convergenza su questo premio ne verrebbe senz’altro aumentata la visibilità e la credibilità, con un beneficio per tutti. Noto infatti, con rammarico, che diversi editori, pur avendo secondo me a catalogo titoli degni di interesse ed attenzione, non hanno presentato nessun candidato: a mio parere un’occasione persa.
Guardando indietro vedo tra i vincitori (Agustus, Piccolo Principe e Colt Express) titoli molto interessanti e anche la lista dei nominati fornisce suggestioni valide ad una famiglia che voglia avvicinarsi al mondo del gioco da tavolo.
Le basi su cui si basa questo premio sono quelle giuste e anche i criteri per giudicare i titoli vanno nella direzione giusta. Riporto qua di seguito scopo e criteri, presi dal regolamento ufficiale del premio.
“Scopo del concorso “Gioco dell’Anno” è promuovere e valorizzare il gioco come bene culturale nelle famiglie e nella società tramite la scelta di un “Gioco dell’Anno”
Sabato 12 settembre 2015 nella sede di Lucca Comics and Games la giuria del Gioco dell’Anno, presieduta da Roberto Genovesi e composta da Beatrice Parisi (vicepresidente), Fabrizio Paoli (coordinatore), Luca Bonora, Riccardo Busetto, Massimiliano Calimera, Fabio Cambiaghi, Paolo Cupola e Caterina Ligabue ha selezionato come Gioco dell’Anno 2015 Colt Express, ideato da Christophe Raimbault, prodotto da Ludonaute e edito in Italia da Asterion Press.
E’ una sopresa ? E’ una vittoria meritata ? So per esperienza che è molto difficile fare parte di una giuria: decidere, valutare, scegliere quando poi in concorso ci sono diversi titoli meritevoli. So che non deve essere stato facile per i giudici (Caterina in primis) arrivare ad una decisione finale, omogenea. Quello di cui sono sicuro è che questo premio sta davvero andando nella direzione giusta: i titoli approdati alla nomination sono tutti giochi validi, divertenti, che possono fungere con efficienza da “portali” di ingresso nel mondo del gioco da tavolo, anche per persone che i giochi non li conosco.
Ma vediamo cosa ha detto la giuria del gioco vincitore:
Grande soddisfazione per i due autori Italiani, Daniele Tascini e Simone Luciani che dopo aver ottenuto la nomination per l’IGA (che verrà assegnato tra poco) vincono meritamente con il loro Marco Polo, pubblicato da Hans Im Gluck, il DSP 2015. Già annunciata la versione italiana da parte di Giochi Uniti.
Per la prima volta autori Italiani ottengono il prestigioso riconoscimento con un gioco dal sapore tutto tedesco e vanno a scrivere il loro nome accanto a quello di veri “mostri sacri” del mondo del gioco da tavolo quali Seyfarth, Bauza, Rosemberg, Knizia, Dorn, Attia, Teuber e Kramer.
Un premio, il DSP, che già un paio di volte era stato sfiorato da autori Italiani: Paolo Mori con Vasco fa Gama e li stessi Tascini e Luciani con Tzolk’in, ma che sempre ci era sfuggito. Un premio, questo, che negli anni è passato da “roba per tedeschi” ad un vero e proprio riconoscimento internazionale alla cui assegnazione partecipano migliaia di giocatori da tutto il mondo e che sempre di più prende i connotati di premio da giocatori esperti … ma andiamo a vedere i dettagli:
E’ vero che la patria del gioco da tavolo per antonomasia è la Germania ma anche l’Austria non scherza. Certamente meno importanti per dimensioni e tradizioni rispetto ai cugini i nostri vicini hanno però una cultura ludica avanzata con eventi impoortanti (Vienna Spielefest), una rivista affermata (WIN) e sopratutto un grande riconoscimento, lo Spielepreis.
Gran parte di questi eventi sono legati alla passione ludica di Ferdinand e Dagmar De Cassan, due amici e giocatori appassionati che sono stati anche spesso ospiti di PLAY. Festival del Gioco. Ferdinand è anche uno dei giurati dell’International Gamers Awards.
Ecco i 18 titoli che in un modo o nell’altro sono stati premiati nell’edizione 2015 dello Spielepreis:
Manca oramai davvero pochissimo all’inizio della settima edizione di PLAY ed ecco a voi gli eventi del “fuori salone”, ovvero gli appuntamenti in città per passare le serate del Festival contrinuando a giocare e magari, perchè no, cogliere finalmente l’occasione di conoscere anche altri luoghi di Modena, al di là del quartiere fieristico.
Si inizia oggi con due importanti appuntamenti: la Tavola Esagonale, su Gioco e Formazione, alla biblioteca delfini di Modena. Inizio alle ore 9:30 e conclusione alle 18:30. A seguire, sempre alla Delfini, incontro con l’ospite internazionale Ivan Zalac e partite a Radio Londra in versione gigante.
Al pomeriggio in centro presso l’ostello San Filippo Neri, a partire dalle ore 14, 70 anni dopo, un bellissimo LARP a tema Resistenza organizzato da Cybermaster.
Tutta la giornata si potrà giocare presso la sede del Club TreEmme, in Via Paltrinieri 80 e alla sera si svolgerà la mitica Asta Tosta. Per gli amanti dei LARP continuano gli appuntamenti di PLAY Larp 2015 con un incredibile avventura dentro la Torre Ghirlandina di Modena. Avrete così l’occasione di visitare il monumento simbolo della nostrra città in maniera giocosa grazie a Inumanesimo degli Etemenanki. Sempre venerdì sera, dopo il grandissimo successo dell’edizione 2014, torna Delitto al Museo al Palazzo dei Musei. Per chi vuole invece mangiare giocando c’è la cena con delitto by I Maggiordomi al Ristorante la Secchia Rapita di Modena.